sabato 27 marzo 2010

Biciclettando da wwoofer in Germania


Ho fatto il mio primo viaggio in bicicletta in solitaria in Germania nell'estate 2006 mi sembra, son partito intorno al 25 luglio e son tornato nei primi giorni di settembre. Lo scopo era riprendere a parlare il tedesco per affrontare un esame di lingua all'università a Settembre. Ho raggiunto Berlino in aereo con la bicicletta e i bagagli al seguito. Portare la bici sull'aereo è costato 20 euro, impacchettarla 27...era obbligatorio. Non sapevo però che era obbligatorio sgonfiare le ruote e arrivato a Berlino con la mia pompetta da 3 euro non son riuscito a pomparla. Ho trovato un distributore dopo un'oretta a girovagare a piedi con i bagagli e la bici a spinta...e tante imprecazioni. Avevo un contatto di una fattoria a una 20 di km dal centro della città dove sono arrivato in serata grazie soprattutto alla bussola. Strumento indispensabile per viaggiare, permette di tagliare su traiettorie migliori rispetto a quelle segnate nelle cartine e nei cartelli stradali. Avevo con me una ventina di pagine stampate da google earth che indicavano le zone che avrei attraversato per raggiungere la foresta nera al confine con la Svizzera. A differenza del viaggio in Italia quindi avevo programmato a grandi linee il percorso che avrei effettuato.
Avevo con me la tenda, lo zaino e il sacco a pelo. Dopo qualche giorno in tenda nella fattoria berlinese ho raggiunto degli amici per qualche giorno di visita alla città e pernottamento in ostello. Ho lasciato la tenda a loro che mi avevano portato invece le borse posteriori da mettere sul portapacchi. Era estate e il clima era perfetto, fin troppo caldo certi giorni. Notti tiepide invece e per questo ho deciso che la tenda non sarebbe stata necessaria. Durante l'attraversamento della Germania ho visitato 3 fattorie oltre a quella a Berlino. In ognuna mi son fermato in media 5 giorni, periodo brevissimo per potersi integrare a modo nell'ambiente e imparare tutto il necessario ma il tempo era poco e ho riservato permanenze più lunghe al viaggio in Italia.
Questa prima esperienza mi ha fatto capire molto e mi ha permesso di organizzarmi meglio per i viaggi successivi. Innanzitutto l'errore più grossolano è stato quello di avere sì le sacche posteriori ma nessun modo per fissare altri bagagli alla bicicletta. Ho fatto quindi i circa 1200 Km pedalando con lo zaino da trekking in spalla. Ho capito che per pedalare bene bisogna essere quanto più liberi di muoversi possibile e con lo zaino questo non è possibile, anche se fosse stato piccolo. Per il viaggio in Italia ho quindi provveduto a fissare lo zaino sopra il portapacchi e sotto il sellino con degli elastici e la tenda sopra a questo. Dopo la pausa natalizia però ho montato il portapacchi anche anteriormente così tenevo la tenda davanti e uno zaino più piccolo sopra allo zaino sul portapacchi posteriore dove tenere il cibo del giorno e le cose di utilizzo rapido. Quelle invece di utilizzo rapidissimo ce le avevo sul borsellino attaccato al manubrio.
In Germania non avevo niente, solo le sacche, lo zaino in spalla e una specie di marsupio. Altro errore che la mia poca conoscenza dell'avventura mi ha fatto fare in terra tedesca è stato quello di non avere un fornello e l'occorrente per cucinare(anche perchè non avevo il posto dove mettere queste cose). Mi arrangiavo mangiando in qualche ristorantino di giorno e con carni secche, pane, tonno e cionate varie di sera. Le colazioni oltre al caffe al bar me le arrangiavo con pane e marmellata al risveglio ma spesso finivo nelle backerai a comprare kraphen e torte.
La Germania è durata poco più di un mese ma mi ha fatto imparare tantissimo. Prima di tutto ho imparato ad arrangiarmi nel senso più profondo del termine. I primi giorni mi fermavo nei ristoranti a mangiare bene e bere altrettanto bene. Anche durante il giorno mi fermavo volentieri a rinfrescarmi con una birra durante le ore più calde. Sapevo comunque di aver perso la poste pay ma credevo di ritrovarla in qualche taschina interna o qualche nascondiglio segreto scordato alla prima tappa in fattoria. Dopo minuziose ricerche comunque la poste pay non è saltata fuori e allora la vita si è fatta dura. Avevo con me 200 euro e dovevo anche prendere il treno per attraversare la Svizzera fino a casa. Era forse il 5 di Agosto. Per il mese successivo fino al ritorno a casa ho imparato veramente a dire di no a qualsiasi cosa se non strettamente necessaria. Solo un giorno mi son viziato perchè ormai sapevo che ce l'avrei fatta con birra nelle borracce per tutto il giorno durante una tappa pianeggiante costeggiante il fiume Meno. Il problema più grosso se non si hanno soldi per dormire in qualche ostello o pensione e non si ha nemmeno la tenda è la pioggia notturna...ho passato 3 notti piovose durante il viaggio. La prima in realtà non è stata proprio piovosa e ho dormito sotto un albero su una stradina sterrata di campagna, tanti tuoni e lampi lontani e la paura che la pioggia arrivasse fino a me ma mi son svegliato solo un po umido. Le altre due volte invece ho avuto sempre una gran fortuna e ho trovato degli ottimi ripari appena il buio arrivava. Una volta in una casetta nel bosco in cima a uno scollinamento. era una casetta con solo 3 lati che serviva come rifugio per gli escursionisti, infatti da li partivano dei sentieri che salivano sulle montagnette circostanti. L'unico neo della nottata sono state due coppie che son venute li vicino in camporella. L'ultima notte con la pioggia invece l'ho passata dentro a una casetta del golf, piccolina e ottagonale, con la panca tutto attorno dove mi son messo con sacco a pelo in posizione fetale. Di mattina presto con l'alba mi ha svegliato l'omino che gira con la macchinetta a tagliare il prato dicendomi che non c'erano problemi ma che di li a poco sarebbero arrivati i golfisti che si sa, hanno sempre la puzza sotto il naso. Son partito appena ho finito di fare i bagagli. La Germania a differenza dell'italia è praticamente tutta piatta, ho attraversato una regione collinare in un paio di giorni se no per il resto del viaggio ho sempre pedalato in pianura.