sabato 13 novembre 2010

Wwoofing a Brighton

Il mio viaggio, almeno quello in bici, è in pausa da 20 giorni ormai. Son arrivato a Brighton il 23 ottobre dopo una corsa contro il tempo, distrutto come mai finora nei miei ultimi 26 anni. Ho fatto 2 notti a Brighton, dove vive mio fratello, in albergo vicino a casa sua con english breakfast e mille comfort per poi spostarmi sulla collina vicino alla marina di Brighton a fare il wwoofer. Sulla collina cerano tutta una serie di orti che il comune affitta a patto che se ne coltivi almeno il 60 per cento. Sono attaccati alla citta, ogni appezzamento grande 10 metri per 20 con serre e baracche per gli attrezzi e a volte vere e proprie casette dove qualcuno viveva abusivamente, come me. La proprieta era di 2 pezzi di terra, 400 metri quadrati in totale quindi, poco rispetto al solito. Ho passato la prima notte da solo, ho piazzato la tenda sotto il "dome", una serra fatta a semisfera ma poi visto che ho cenato nella baracca e avevo iniziato a scaldare con la stufa a legna non ci ho avuto voglia di tornare in tenda al freddo quindi ho dormito li, in quella che Colin, il mio capo, ha chiamato living room appena sono arrivato e mi ha mostrato il posto. 2 metri per 1 cosi a occhio ma con tutto quello che serve per vivere. gas, divano, tavolino, stufa e aggeggi, cibo, macina caffe, pentole, stoviglie, candele e qualche attrezzo.
La stagione era gia avanzata e l orto di conseguenza era in stato di decomposizione e in parte coltivato con qualche verdura invernale. Patate dei poveri, cavoli di bruxell, coste, erba cipollina, rape. Il lavoro consisteva piu che altro nello zappare i pezzi di terra che per quest anno hanno dato e riordinare un po li intorno, tagliare legna, diserbare. Buona parte della giornata comunque serviva per preparare il cibo, un po raccolto dagli orti e un po dal supermercato. Oltre a quello che Colin ci portava una volta al giorno. Ci portava perche il secondo giorno e arrivato un altro wwoofer spagnolo: Sergio. Ero gia molto stretto da solo e quando l ho visto ho pensato che sarebbero arrivati giorni difficili. Anche lui la prima ora che e stato li con me e ha capito come funzionava il posto non era convinto. Voleva fermarsi una decina di giorni prima di prendere un volo per tornare a Madrid dopo esser stato in altre 2 fattorie prima di questa. Fattorie come si deve, come e normale nel wwoof. un letto, a volte una camera, a volte una cucina, o una televione, internet e poi la casa dei proprietari per vivere durante il giorno. Questa fattoria invece era un po diversa dalle sue e anche dalle mie aspettative e prima che cominciassimo a vivere assieme ci siam messi a ordinare la baracca per renderla vivibile, tagliare la legna per la sera e conoscersi un po. Diceva che probabile il giorno dopo avrebbe guardato in internet per un altra fattoria magari vicina a londra cosi sarebbe stato piu facile poi raggiungere l aeroporto. Anche io gli ho detto che in qualche giorno mi sarei organizzato diversamente perche c era poco da imparare e le condizioni erano quelle di uno slam. Forse andando in un altra fattoria a 10 km da Brighton che mi aveva confermato di avere posto per me e lavoro da sbrigare. Volevo restare un po li, sul mare, con un posto fisso dove vivere e soprattutto vicino a mio fratello dopo 4 mesi che non ci vedevamo.
Dopo qualche giorno li sia io che Sergio abbiamo trovato una giusta armonia e alla fine siam stati li quasi una settimana nel buco di living room per ore. ogni giorno pero avevamo qualcosa di meglio, di piu organizzato e la vita ha iniziato ad essere piacevole nonostante vivessimo in 2 in 2 metri quadri in un posto dove la pioggia e cosa piu normale del sole. di notte io tornavo in tenda perche dormire in 2 li era davvero un casino e poi troppo intimo:). Aspettavo una wwoofer donna per smontare la tenda e trasferirmi nella baracca per la notte ma non e arrivata.
colin veniva una volta al giorno a portarci il cibo, a insegnarci un po di inglese a parlarci della sua vita e a mostrarci il lavoro per il giorno dopo. Un tipo interessante, di quelli che non ci si scorda facilmente. Viaggiatore per 20 anni, con moglie indiana e 2 bambine, insegnante di inglese. Ha passato gli ultimi 6 anni a studiare e a scrivere un libro su Stonehage che verra pubblicato nell anno nuovo e allora vuole costruire un ufficio in una fattoria di un suo amico e mi ha offerto 2 settimane di lavoro pagato nei prossimi mesi se ci ho voglia di aiutarlo. Per vivere aveva questi 2 pezzi di terra e vendeva verdure in cassette ogni settimana giu a Brighton. 10/12 cassette a settimana, 15 pound l una. poco. non so quali altri introiti avesse. Viveva con gli scarponi ma li usava come le ciabatte, non li infilava tutti, metteva dentro la punta del piede e iniziava a camminare cosi che aveva la parte dietro del piede scoperta e camminava sopra allo scarpone tutto spiegazzato. Mentre parlava guardava sempre lontano e difficilmente voltava la testa e ti guardava negli occhi. Spassoso. Era il tipo giusto a cui lasciare la bici. Li negli orti lo conoscevano tutti.
Avevamo un vicino, l unico che viveva li negli allotments ed era a 1 minuto a piedi dalla nostra baracca. Un giorno ho dovuto portargli della legna e allora l ho conosciuto. solo perche gli ho portato un sacco di legna mi ha dato su un po di verdure delle sue. In verita appena son arrivato li il primo giorno ho iniziato a conoscerlo perche aveva un tic credo o forse era matto di natura ma colin diceva che nonostante il tic era un tipo a posto, buono come il pane. Il suo tic era quello di urlare ogni tanto "FUCK!" oppure "FUCK OFF!". Ma proprio urlare di brutto e senza una regola. spesso iniziava e per mezzora ogni minuto urlava, poi per ore niente poi ogni 5 minuti per un altra mezzora. Ogni tanto anche di notte lo sentivamo. Ogni volta iniziavamo a ridere come deficienti e a imitarlo e urlare anche noi. Anche quando gli ho portato la legna ho visto che mentre parlava ogni tanto aveva uno schizzo e gli veniva di urlare ma si tratteneva e gli usciva solo un suono forte di impazienza. Era polacco e quando son andato da lui urlavo il suo nome, che mi son dimenticato, fuori da casa sua come mi ha detto di fare Colin. Ha socchiuso la porta e il suo cane e uscito e ha iniziato a minacciarmi ringhiando e lui stava dentro la casa buia e guardava fuori per capire chi era. L ho salutato e lui serio e deciso mi ha chiesto chi ero. gli ho detto che stavo da colin e che avevo legna per lui. Al che mi son guadagnato la sua fiducia ed e uscito a vedere che legna era e subito il cane ha smesso di ringhiare e mi e saltato su per farsi accarezzare. Son stato li un quarto d ora a contarla giu e mi piceva come era sistemato anche se la casa l ho vista poco. un monospace di 8 metri quadri piu o meno ben sistemato con mega letto rialzato.Ho pensato che stava largo rispetto a noi. dopo che l ho salutato ed ero gia lontano mi ha urlato qualcosa ma non ho capito e son tornato indietro e mi ha dato della verdura. che tipo.
Poco piu sotto del nostro orto c erano tutta una serie di orti che fan parte di un progetto e ragazzi e volontari vanno li a dare una mano 2 volte a settimana in cambio di cibo. The foodproject si chiama. Una bella iniziativa. Era sulla via del bagno, che non sto a descrivere per motivi di igiene letteraria, e allora una mattina che stavo andando in bagno ho beccato dei ragazzi che facevano il succo con delle mele con una macchinetta a manovella e poi altri che spostavano un cumulo di compost tutto fumante, tutti belli imbacuccati. Ho parlato con una volontaria portoghese ma quando gli ho chiesto se cera lavoro da fare mi ha indicato il capo che stava spostando il compost. Il tipo mi haspiegato come funzionava un po la cosa e mi ha fatto vedere comera il posto 15 anni fa quando l hanno preso loro, sterpaglie e basta. Ora oltre a un container con l ufficio e gli attrezzi e tutte le serre e gli orti cerano pure alberi da frutto. Mi ha detto di passare dopo mezzogiorno che arrivavano tutti i volontari e potevo aggregarmi in cambio del pranzo. Alla fine pero e arrivato colin col pranzo e poi pioveva e non son piu andato .
Il confine tra gli orti e la citta era delimitato da alte recinzioni e c`erano solo sue accessi chiusi a chiave e la chiave l aveva colin che ci ha detto che avremmo dovuto scavalcare per entrare e uscire

1 commento:

  1. Questo è un annuncio pubblico per tutti coloro che vogliono vendere un rene, abbiamo pazienti che hanno bisogno di un trapianto di rene, quindi se siete interessati a vendere un rene, contattateci sulla nostra email all'indirizzo iowalutheranhospital@gmail.com
    Puoi anche chiamarci o scriverci su whatsapp al +1 515 882 1607.

    NOTA: la tua sicurezza è garantita e il nostro paziente ha accettato di pagare grandi somme di denaro a chiunque accetti di donare un rene per salvarlo. Speriamo di sentirti, così puoi salvare una vita.

    RispondiElimina

E tu che ne pensi?